Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

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Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Ciro Spataro
A seguito della conference call del 2 aprile 2015 (dalle 7 alle 8 pm) tra i membri degli attivisti di Open Data Sicilia mi sembra che sono emersi 2 gruppi di pensiero:

1° gruppo
una parte degli attivisti di ODS ritengono utile e interessante la costituzione di ODS in Associazione (con status giuridicamente riconosciuto dalla norma nazionale -> D.P.R. 10 Febbraio 2000 n. 361) in quanto 1- ODS potrebbe avere più riconoscibilità verso gli enti pubblici (protocolli intesa, accordi partenariato) per attività lavorative in comune sulla materia dei dati aperti (produzione, riuso), 2- per potere partecipare a bandi pubblici di Programmi di finanziamento comunitari (es.: Horizon2020), nazionali (PON Governance OT2 e OT11), regionali (PO FESR 2014-20).

2° gruppo
una parte degli attivisti di ODS pensa che l'essere costituiti in società con status giuridico riconosciuto dalla norma nazionale comporterebbe probabilmente: 1- appesantimento delle procedure burocratiche da affrontare inevitabilmente per la gestione dell'Associazione (cariche dei membri, incarichi da assegnare di volta in volta, tenuta dei registri, rendiconto annuale, cc.), 2-  snaturamento dello spirito volontaristico che oggi caratterizza i membri di ODS; è pensabile che l'effetto economico che potrebbe coinvolgere ODS per le probabili attività future rovinerebbe l'attuale anima pura dell'atmosfera che oggi i volontari vivono con le attività che svolgono nell'ambito del volontariato mirato a diffondere la cultura dei dati aperti e della trasparenza dell'azione amministrativa degli enti pubblici.

Queste in sintesi sono le impressioni che ho avuto dall'ascolto dei partecipanti alla conference call di ieri 2 aprile 2015.

-- Mie idee --
Ambedue le aree di ODS vanno tenute in egual misura e considerazione per le decisioni in merito alla costituzione (o non costituzione) di ODS in Associazione.
Come qualcuno diceva (se non sbaglio Stefano La Barbera) si potrebbe pensare a costituire un Associazione senza usare il nome di ODS, se qualcuno dei membri di ODS lo vorrà, lasciando che ODS continui ad essere quello che è stato fino ad oggi. Quindi due realtà associative diverse.
Cioè se, ad esempio (solo esempio!), Giulio, Stefano Longo ed io pensiamo di costituire un Associazione per i motivi che sono stati descritti sopra (nel primo gruppo), possiamo costituirci in Associazione, non usando il nome Open Data Sicilia, magari usando il nome Open Data Sicilia Servizi, oppure Sicilia Data Service oppure un altro nome ancora, ma i 3 che in questo caso costituirebbero l'Associazione con status giuridico potrebbero continuare ad essere membri di ODS per le attività che ODS ha portato avanti fino ad oggi (la cui mission principale = diffusione della cultura dei dati aperti e della trasparenza dell'azione amministrativa degli enti pubblici).
Si avrebbero due realtà parallele ma diverse tra di loro per modus operandi e obiettivi: un ODS attuale che continua a diffondere cultura dati aperti e trasparenza della PA, e una (o più) Associazioni costituite per potere lavorare con programmi di finanziamento pubblici e per avere rapporti di "lavoro" istituzionalizzati con la PA locale.
E' chiaro (e secondo me va detto esplicitamente) che se io - ad es. - faccio parte di un Associazione con status giuridico definito, non posso essere criticato, esonerato, deligittimato da alcuno (di ODS) nella mia volontà di aderire contemporaneamente alle attività di ODS per quello che ODS svolge oggi. Questo credo sia importante chiarire per fugare dubbi, perplessità, incomprensioni future.
In questo modo, con questo assetto, credo che possano essere salvaguardate le posizioni dei 2 gruppi di sopra, assicurando libertà di azione a tutti nelle 2 realtà associative a seconda degli obiettivi che ognuno di noi si prefigge di raggiungere.

Feedback please :-)
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Andrea Borruso
Administrator
Buongiorno,
mi accodo a Ciro, avevo iniziato anche io un piccolo lavoro di sintesi.

L'accoppiata telefono-chat ha funzionato discretamente: molto molto bene hipchat, in modo accettabile la call via telefono. Quest'ultimo ci ha consentito di scavalcare alcune delle barriere citate in email precedenti, sopratutto il limite sul numero di utenti: ieri siamo stati in 12 e sarebbe stato un problema con il sistema classico di conference call.
Purtroppo la qualità audio (specie in termini di volume) è stata in qualche momento bassa, e per un po' si è sentito uno stranissimo rumore di fondo :)
Penso che saranno due strumenti molto usati, tutte le volte che avremo bisogno di incontrarci. Facciamo una pagina dove raccogliere le info su questi strumenti di gruppo?

Adesso un recap stringato per punti, in ordine sparso e sicuramente parziale:
  • 12 persone presenti;
  • nessuno si è espresso con un "no" all'idea di associazione;
  • alcuni hanno espresso l'utilità di avere una "forma" per dialogare più semplicemente e più formalmente con le istituzioni;
  • altri per partecipare a call su bandi alla horizon2020;
  • c'è stata la proposta, articolata in vari modi, di muoversi sin da subito come se fossimo già un'associazione;
  • c'è stata la proposta di costituire (un po' per fare una prova su strada dell'associazione) un comitato (qui differenza tra associazione e comitato);
  • c'è chi ha sottolineato che la nostra ricchezza in termini di distribuzione, di attitudine e competenze, potrebbe essere anche un un ostacolo alla vita associativa.
Metto a parte alcune considerazioni personali. OpenDataSicilia è già oggi sostanza, qualcosa a cui si fa riferimento, qualcosa che sta contribuendo a costruire valore e attenzione ai temi a noi cari. Questo si deve alle persone che si sono spese per questa, alla qualità e alla quantità del lavoro fatto. 
Altre storie importanti come quelle di Spaghetti Open Data, Wister, Alessandria Open Data, sono "soltanto" reti. E ci si siede ai tavoli, si creano progetti, si creano anche occasioni di lavoro, ci si diverte, si cambia un po' il mondo, ecc..

Tutto questo non per dire che sono contrario a creare a un'associazione, ma per sottolineare che tengo molto a questa strana cosa che abbiamo messo su insieme, e che si può fare ancora moltissimo per farla crescere.
Sono le persone che hanno creato tutto questo, è una banalità. Quindi più saremo ad essere attivi, più qualità ci metteremo e più faremo rete, più riusciremo a lasciare un segno.
Sul fare rete meglio, parliamone, parliamone, parliamone :)
Abbiamo questa mailing list, il gruppo facebook, un blog, uno spazio su github, un account twitter, un numero di conference call, una chat, una bozza di communication kit e altro che dimentico. Tutto questo è stato ideato, sostenuto e manutenuto da pochissimi, ed è a suo modo un esempio di come allargare la rete attiva in termini di tempo e proposte, potrebbe produrre grandi risultati.

Sull'associazione, per esprimermi bene, è per me necessario un po' studiare le varie possibilità che si prospettano nella costituzione. Rimango un po' in ascolto e metto da parte domande.

Abbiamo soltanto iniziato a parlarne e sarà necessario aggiornarci. Direi tra trenta giorni, ma continuando a mettere qualche "granello di sabbia" nei nostri spazi virtuali.

Saluti e buon riposo



--
Andrea Borruso
website: http://blog.spaziogis.it
GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus 
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
--

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

cristiano longo (tramite Documenti Google)
In reply to this post by Ciro Spataro

Scusa ciro forse mi sono spiegato male, ma piuttosto che costituire un soggetto altro da open data Sicilia valuterei prima di aggregarmi a strutture già esistenti

Il 03/apr/2015 09:51 "Ciro Spataro" <[hidden email]> ha scritto:
A seguito della conference call del 2 aprile 2015 (dalle 7 alle 8 pm) tra i
membri degli attivisti di Open Data Sicilia mi sembra che sono emersi 2
gruppi di pensiero:

*1° gruppo*
una parte degli attivisti di ODS ritengono utile e interessante la
costituzione di ODS in Associazione (con status giuridicamente riconosciuto
dalla norma nazionale ->  D.P.R. 10 Febbraio 2000 n. 361
<http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=7974>  ) in quanto 1- *ODS* potrebbe
avere più riconoscibilità verso gli enti pubblici (protocolli intesa,
accordi partenariato) per attività lavorative in comune sulla materia dei
dati aperti (produzione, riuso), 2- per potere partecipare a bandi pubblici
di Programmi di finanziamento comunitari (es.: Horizon2020), nazionali (PON
Governance OT2 e OT11), regionali (PO FESR 2014-20).

*2° gruppo*
una parte degli attivisti di ODS pensa che l'essere costituiti in società
con status giuridico riconosciuto dalla norma nazionale comporterebbe
probabilmente: 1- appesantimento delle procedure burocratiche da affrontare
inevitabilmente per la gestione dell'Associazione (cariche dei membri,
incarichi da assegnare di volta in volta, tenuta dei registri, rendiconto
annuale, cc.), 2-  snaturamento dello spirito volontaristico che oggi
caratterizza i membri di ODS; è pensabile che l'effetto economico che
potrebbe coinvolgere ODS per le probabili attività future rovinerebbe
l'attuale anima pura dell'atmosfera che oggi i volontari vivono con le
attività che svolgono nell'ambito del volontariato mirato a *diffondere la
cultura dei dati aperti e della trasparenza dell'azione amministrativa degli
enti pubblici*.

Queste in sintesi sono le impressioni che ho avuto dall'ascolto dei
partecipanti alla conference call di ieri 2 aprile 2015.

-- Mie idee --
Ambedue le aree di ODS vanno tenute in egual misura e considerazione per le
decisioni in merito alla costituzione (o non costituzione) di ODS in
Associazione.
Come qualcuno diceva (se non sbaglio Stefano La Barbera) si potrebbe pensare
a costituire un Associazione senza usare il nome di ODS, se qualcuno dei
membri di ODS lo vorrà, lasciando che ODS continui ad essere quello che è
stato fino ad oggi. Quindi due realtà associative diverse.
Cioè se, ad esempio (solo esempio!), Giulio, Stefano Longo ed io pensiamo di
costituire un Associazione per i motivi che sono stati descritti sopra (nel
primo gruppo), possiamo costituirci in Associazione, non usando il nome Open
Data Sicilia, magari usando il nome Open Data Sicilia Servizi, oppure
Sicilia Data Service oppure un altro nome ancora, ma i 3 che in questo caso
costituirebbero l'Associazione con status giuridico potrebbero continuare ad
essere membri di ODS per le attività che ODS ha portato avanti fino ad oggi
(la cui mission principale = diffusione della cultura dei dati aperti e
della trasparenza dell'azione amministrativa degli enti pubblici).
Si avrebbero due realtà parallele ma diverse tra di loro per modus operandi
e obiettivi: un ODS attuale che continua a diffondere cultura dati aperti e
trasparenza della PA, e una (o più) Associazioni costituite per potere
lavorare con programmi di finanziamento pubblici e per avere rapporti di
"lavoro" istituzionalizzati con la PA locale.
E' chiaro (e secondo me va detto esplicitamente) che se io - ad es. - faccio
parte di un Associazione con status giuridico definito, non posso essere
criticato, esonerato, deligittimato da alcuno (di ODS) nella mia volontà di
aderire contemporaneamente alle attività di ODS per quello che ODS svolge
oggi. Questo credo sia importante chiarire per fugare dubbi, perplessità,
incomprensioni future.
In questo modo, con questo assetto, credo che possano essere salvaguardate
le posizioni dei 2 gruppi di sopra, assicurando libertà di azione a tutti
nelle 2 realtà associative a seconda degli obiettivi che ognuno di noi si
prefigge di raggiungere.

Feedback please :-)




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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Ciro Spataro
@AndreaBorruso
d'accordo con i tuoi pensieri,
il tempo e la trattazione di questi argomenti ci farà maturare decisioni di buona qualità.

@CristianoLongo
si anche aderire, per chi lo vorrà, a strutture esistenti anziché crearne di nuove.
Ma se qualcuno vorrà crearne una nuova, perchè no? Sarà libero di farlo. Non lo so come vanno queste cose.

@tutti
Per ora quello che abbiamo di prezioso è ODS con i suoi volontari e le sue attività. Questo è ciò che x me conta.
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

maurimazz
In reply to this post by Ciro Spataro
mi sembra l'esatta sintesi di quello che è avvenuto ieri tra i partecipanti.

Maurilio Mazzola


Il giorno 3 aprile 2015 09:50, Ciro Spataro <[hidden email]> ha scritto:
A seguito della conference call del 2 aprile 2015 (dalle 7 alle 8 pm) tra i
membri degli attivisti di Open Data Sicilia mi sembra che sono emersi 2
gruppi di pensiero:

*1° gruppo*
una parte degli attivisti di ODS ritengono utile e interessante la
costituzione di ODS in Associazione (con status giuridicamente riconosciuto
dalla norma nazionale ->  D.P.R. 10 Febbraio 2000 n. 361
<http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=7974>  ) in quanto 1- *ODS* potrebbe
avere più riconoscibilità verso gli enti pubblici (protocolli intesa,
accordi partenariato) per attività lavorative in comune sulla materia dei
dati aperti (produzione, riuso), 2- per potere partecipare a bandi pubblici
di Programmi di finanziamento comunitari (es.: Horizon2020), nazionali (PON
Governance OT2 e OT11), regionali (PO FESR 2014-20).

*2° gruppo*
una parte degli attivisti di ODS pensa che l'essere costituiti in società
con status giuridico riconosciuto dalla norma nazionale comporterebbe
probabilmente: 1- appesantimento delle procedure burocratiche da affrontare
inevitabilmente per la gestione dell'Associazione (cariche dei membri,
incarichi da assegnare di volta in volta, tenuta dei registri, rendiconto
annuale, cc.), 2-  snaturamento dello spirito volontaristico che oggi
caratterizza i membri di ODS; è pensabile che l'effetto economico che
potrebbe coinvolgere ODS per le probabili attività future rovinerebbe
l'attuale anima pura dell'atmosfera che oggi i volontari vivono con le
attività che svolgono nell'ambito del volontariato mirato a *diffondere la
cultura dei dati aperti e della trasparenza dell'azione amministrativa degli
enti pubblici*.

Queste in sintesi sono le impressioni che ho avuto dall'ascolto dei
partecipanti alla conference call di ieri 2 aprile 2015.

-- Mie idee --
Ambedue le aree di ODS vanno tenute in egual misura e considerazione per le
decisioni in merito alla costituzione (o non costituzione) di ODS in
Associazione.
Come qualcuno diceva (se non sbaglio Stefano La Barbera) si potrebbe pensare
a costituire un Associazione senza usare il nome di ODS, se qualcuno dei
membri di ODS lo vorrà, lasciando che ODS continui ad essere quello che è
stato fino ad oggi. Quindi due realtà associative diverse.
Cioè se, ad esempio (solo esempio!), Giulio, Stefano Longo ed io pensiamo di
costituire un Associazione per i motivi che sono stati descritti sopra (nel
primo gruppo), possiamo costituirci in Associazione, non usando il nome Open
Data Sicilia, magari usando il nome Open Data Sicilia Servizi, oppure
Sicilia Data Service oppure un altro nome ancora, ma i 3 che in questo caso
costituirebbero l'Associazione con status giuridico potrebbero continuare ad
essere membri di ODS per le attività che ODS ha portato avanti fino ad oggi
(la cui mission principale = diffusione della cultura dei dati aperti e
della trasparenza dell'azione amministrativa degli enti pubblici).
Si avrebbero due realtà parallele ma diverse tra di loro per modus operandi
e obiettivi: un ODS attuale che continua a diffondere cultura dati aperti e
trasparenza della PA, e una (o più) Associazioni costituite per potere
lavorare con programmi di finanziamento pubblici e per avere rapporti di
"lavoro" istituzionalizzati con la PA locale.
E' chiaro (e secondo me va detto esplicitamente) che se io - ad es. - faccio
parte di un Associazione con status giuridico definito, non posso essere
criticato, esonerato, deligittimato da alcuno (di ODS) nella mia volontà di
aderire contemporaneamente alle attività di ODS per quello che ODS svolge
oggi. Questo credo sia importante chiarire per fugare dubbi, perplessità,
incomprensioni future.
In questo modo, con questo assetto, credo che possano essere salvaguardate
le posizioni dei 2 gruppi di sopra, assicurando libertà di azione a tutti
nelle 2 realtà associative a seconda degli obiettivi che ognuno di noi si
prefigge di raggiungere.

Feedback please :-)




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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Giuseppe Ragusa
In reply to this post by Ciro Spataro
Solo per comunicarvi che dopo questi ultimi interventi di spessore da parte di Ciro e Andrea penso di aver trovato una "famiglia", "un punto di riferimento", una "rete" che cercavo da tanto tempo. Sono estasiato dall'entusiasmo che ho letto nei diversi messaggi. Il cambiamento è già in atto ma alla "potenza" del gruppo non vedo particolari limiti ad oggi.

Ci tenevo anche a rispondere al "feedback please :-)" di Ciro...ma non riesco ad esprimermi subito come vorrei con dovizia di particolari o riflessioni, al momento vedo tutte strade di lodevole attenzione...mediterò e poi darò un mio contributo...

Giuseppe Ragusa
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

cristiano longo (tramite Documenti Google)
In reply to this post by Ciro Spataro
Salve a tutti, proporrei di riassumere quello che ci siamo detti per
rendere partecipi anche gli altri che non erano presenti. Inizio io, e
approfitto anche per chiarire quella che è la mia visione.

Riepilogo brevemente alcuni vantaggi di essere persona giuridica:
- poter stipulare accordi e convenzioni con enti e altre associazioni,
non necessariamente onerosi
- poter partecipare ad alcune tipologie di avvisi pubblici
- poter effettuare richieste formali (tipo accesso civico)
- poter ricevere contributi dallo stato o sovvenzioni da privati in
forma di donazione, per realizzare e tenere su servizi.

Gli svantaggi sono legati principalmente agli oneri burocratici. Per una
associazione non sono particolarmente onerosi ma ci sono. Ne riepilogo
alcuni che derivano dalla mia esperienza:
- riunioni del direttivo (solitamente una al mese, anche online),
redazione del varbale
- riunioni dell'assemblea (solitamente una all'anno, anche online),
redazione del verbale
- compilazione e approvazione di un bilancio preventivo annuale
- compilazione e approvazione del bilancio consuntivo

Per quanto mi riguarda, nella mia idea i soci dovrebbero avere massima
libertà ed essere liberi inoltre
di organizzarsi in unità operative.

La quota associativa per le persone fisiche deve essere molto bassa per
garantire il libero accesso a chiunque.

All'associazione potrebbero partecipare anche persone giuridiche (enti,
aziende e altre associazioni). In quel caso la quota associativa
potrebbe essere più alta, ma dobbiamo garantire comunque che le
associazioni squattrinate possano partecipare.

Nella mia visione le persone giuridiche che partecipano all'associazione
finanziano la realizzazione e il mantenimento di progetti con delle
donazioni, fermo restando che tutti i servizi implementati sono a
disposizione di tutti i soci.

Giusto per fare alcuni esempi di progetti, i settori di cui mi sto
occupando riguardano

- le attività culturali per la liberazione e valorizzazione dei dati
riguardanti gli eventi che le associazioni realizzano;
- gli agricoltori, per i dati riguardanti la provenienza dei prodotti, i
trattamenti cui i prodotti sono stati sottoposti, e le modalità con le
quali è possibile acquistarli.
il settore privato.

Per garantire l'indipendenza dei singoli si potrebbe pensare di creare
unità operative attorno
a singoli progetti, e che queste unità gestiscano interamente il
finanziamento che è stato erogato per il progetto.

In merito alla possibilità di fare un anno di prova, facendo "finta" di
essere una associazione, non ho nulla
in contrario ma non mi sembra molto diverso rispetto ad agire come
stiamo facendo ora. Rispetto all'idea
di creare una "rete", di nuovo non capisco quale sia la differenza con
la situazione attuale. In entrambi i casi
resta il problema di gestire le risorse che ahimè sono necessarie se
vogliamo dirci veramente liberi, ad esempio server o spazio web, perchè
nessuno da nulla realmente gratis.

Cristiano Longo
poichè nessuno d



On 03/04/2015 09:50, Ciro Spataro wrote:

> A seguito della conference call del 2 aprile 2015 (dalle 7 alle 8 pm) tra i
> membri degli attivisti di Open Data Sicilia mi sembra che sono emersi 2
> gruppi di pensiero:
>
> *1° gruppo*
> una parte degli attivisti di ODS ritengono utile e interessante la
> costituzione di ODS in Associazione (con status giuridicamente riconosciuto
> dalla norma nazionale ->  D.P.R. 10 Febbraio 2000 n. 361
> <http://www.cesvot.it/usr_view.php/ID=7974>  ) in quanto 1- *ODS* potrebbe
> avere più riconoscibilità verso gli enti pubblici (protocolli intesa,
> accordi partenariato) per attività lavorative in comune sulla materia dei
> dati aperti (produzione, riuso), 2- per potere partecipare a bandi pubblici
> di Programmi di finanziamento comunitari (es.: Horizon2020), nazionali (PON
> Governance OT2 e OT11), regionali (PO FESR 2014-20).
>
> *2° gruppo*
> una parte degli attivisti di ODS pensa che l'essere costituiti in società
> con status giuridico riconosciuto dalla norma nazionale comporterebbe
> probabilmente: 1- appesantimento delle procedure burocratiche da affrontare
> inevitabilmente per la gestione dell'Associazione (cariche dei membri,
> incarichi da assegnare di volta in volta, tenuta dei registri, rendiconto
> annuale, cc.), 2-  snaturamento dello spirito volontaristico che oggi
> caratterizza i membri di ODS; è pensabile che l'effetto economico che
> potrebbe coinvolgere ODS per le probabili attività future rovinerebbe
> l'attuale anima pura dell'atmosfera che oggi i volontari vivono con le
> attività che svolgono nell'ambito del volontariato mirato a *diffondere la
> cultura dei dati aperti e della trasparenza dell'azione amministrativa degli
> enti pubblici*.
>
> Queste in sintesi sono le impressioni che ho avuto dall'ascolto dei
> partecipanti alla conference call di ieri 2 aprile 2015.
>
> -- Mie idee --
> Ambedue le aree di ODS vanno tenute in egual misura e considerazione per le
> decisioni in merito alla costituzione (o non costituzione) di ODS in
> Associazione.
> Come qualcuno diceva (se non sbaglio Stefano La Barbera) si potrebbe pensare
> a costituire un Associazione senza usare il nome di ODS, se qualcuno dei
> membri di ODS lo vorrà, lasciando che ODS continui ad essere quello che è
> stato fino ad oggi. Quindi due realtà associative diverse.
> Cioè se, ad esempio (solo esempio!), Giulio, Stefano Longo ed io pensiamo di
> costituire un Associazione per i motivi che sono stati descritti sopra (nel
> primo gruppo), possiamo costituirci in Associazione, non usando il nome Open
> Data Sicilia, magari usando il nome Open Data Sicilia Servizi, oppure
> Sicilia Data Service oppure un altro nome ancora, ma i 3 che in questo caso
> costituirebbero l'Associazione con status giuridico potrebbero continuare ad
> essere membri di ODS per le attività che ODS ha portato avanti fino ad oggi
> (la cui mission principale = diffusione della cultura dei dati aperti e
> della trasparenza dell'azione amministrativa degli enti pubblici).
> Si avrebbero due realtà parallele ma diverse tra di loro per modus operandi
> e obiettivi: un ODS attuale che continua a diffondere cultura dati aperti e
> trasparenza della PA, e una (o più) Associazioni costituite per potere
> lavorare con programmi di finanziamento pubblici e per avere rapporti di
> "lavoro" istituzionalizzati con la PA locale.
> E' chiaro (e secondo me va detto esplicitamente) che se io - ad es. - faccio
> parte di un Associazione con status giuridico definito, non posso essere
> criticato, esonerato, deligittimato da alcuno (di ODS) nella mia volontà di
> aderire contemporaneamente alle attività di ODS per quello che ODS svolge
> oggi. Questo credo sia importante chiarire per fugare dubbi, perplessità,
> incomprensioni future.
> In questo modo, con questo assetto, credo che possano essere salvaguardate
> le posizioni dei 2 gruppi di sopra, assicurando libertà di azione a tutti
> nelle 2 realtà associative a seconda degli obiettivi che ognuno di noi si
> prefigge di raggiungere.
>
> Feedback please :-)
>
>
>
>
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Andrea Borruso
Administrator
In reply to this post by Giuseppe Ragusa

Giuseppe Ragusa wrote
Solo per comunicarvi che dopo questi ultimi interventi di spessore da parte di Ciro e Andrea penso di aver trovato una "famiglia", "un punto di riferimento", una "rete" che cercavo da tanto tempo. Sono estasiato dall'entusiasmo che ho letto nei diversi messaggi. Il cambiamento è già in atto ma alla "potenza" del gruppo non vedo particolari limiti ad oggi.
questa ce la conserviamo come "pozione magica", nei momenti in cui saremo più stanchi e meno ottimisti.

Grazie assai Giuseppe
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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

Giulio Di Chiara
In reply to this post by cristiano longo (tramite Documenti Google)

Riprendo questo frammento dell'email di Cristiano per avanzare un personale suggerimento: siamo tanti (per fortuna) e per arrivare ad una soluzione piu' condivisa possibile e' necessario trovare un minimo comune denominatore tra le diverse versioni. E su quello affinare il dibattito.

Sebbene ognuno qui dentro possa elencare svariati progetti personali in cui coinvolgere l'entita' giuridica ODS, dovremo a mio avviso prima trovare l'alchimia giusta per far si che la forma di ODS rispecchi intanto lo spirito e la visione di tutti. Il resto verra' dopo.

Operativamente parlando, mi piaceva l'ipotesi avanzata da Marco Alfano, il quale suggeriva di simulare una struttura associativa tra di noi e metterla alla prova per qualche mese. Mi sembra un buon modo per riprodurre le condizioni di gestione e analizzarne punti di forza e di debolezza.

Buona notte e buona pasqua a tutti.

Giulio Di Chiara
@giuliodichiara
   

>
> Giusto per fare alcuni esempi di progetti, i settori di cui mi sto occupando riguardano
>
> - le attività culturali per la liberazione e valorizzazione dei dati riguardanti gli eventi che le associazioni realizzano;
> - gli agricoltori, per i dati riguardanti la provenienza dei prodotti, i trattamenti cui i prodotti sono stati sottoposti, e le modalità con le quali è possibile acquistarli.
> il settore privato.

>
> Cristiano Longo


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Re: Sull'Idea di ODS in ASSOCIAZIONE dopo la conference call 2/04/2015 #nosocial

cristiano longo (tramite Documenti Google)

Si stavo esemplificando per chiarire il modello organizzativo che proponeva, basato su unità operative.  Ho riflettuto un po in questi giorni sull'idea proposta da Laura di realizzare un network, e vi faccio una proposta. Potremmo suddividerci in unità indipendenti ed effettuare delle riunioni periodiche nelle quali è presente un membro per unità. Per essere realistica la simulazione, queste riunioni dovrebbero avere una convocazione, un ordine del giorno, un presidente ed un verbale redatto dopo la riunione.

La mia unità intendo organizzarla all'interno di un soggetto già costituito, perché ho le mie esigenze, ma non è detto che debba esser così per tutte.

Che ne pensate, proviamo?

Il 05/apr/2015 00:58, "Giulio Di Chiara" <[hidden email]> ha scritto:

Riprendo questo frammento dell'email di Cristiano per avanzare un personale suggerimento: siamo tanti (per fortuna) e per arrivare ad una soluzione piu' condivisa possibile e' necessario trovare un minimo comune denominatore tra le diverse versioni. E su quello affinare il dibattito.

Sebbene ognuno qui dentro possa elencare svariati progetti personali in cui coinvolgere l'entita' giuridica ODS, dovremo a mio avviso prima trovare l'alchimia giusta per far si che la forma di ODS rispecchi intanto lo spirito e la visione di tutti. Il resto verra' dopo.

Operativamente parlando, mi piaceva l'ipotesi avanzata da Marco Alfano, il quale suggeriva di simulare una struttura associativa tra di noi e metterla alla prova per qualche mese. Mi sembra un buon modo per riprodurre le condizioni di gestione e analizzarne punti di forza e di debolezza.

Buona notte e buona pasqua a tutti.

Giulio Di Chiara
@giuliodichiara
   

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> Giusto per fare alcuni esempi di progetti, i settori di cui mi sto occupando riguardano
>
> - le attività culturali per la liberazione e valorizzazione dei dati riguardanti gli eventi che le associazioni realizzano;
> - gli agricoltori, per i dati riguardanti la provenienza dei prodotti, i trattamenti cui i prodotti sono stati sottoposti, e le modalità con le quali è possibile acquistarli.
> il settore privato.

>
> Cristiano Longo


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