Ciao a tutti.
Scusate il silenzio dal forum, ma sono stato impegnato in altre attività e non ho avuto modo di leggere tutti i 23 messaggi con oggetto “[Open Data Sicilia] Oggi ad arpa Sicilia”. Oggi finalmente ce l’ho fatta, ed eccomi! Innanzitutto grazie alla “Comunità” (il gruppo ODS all’incontro del 15 u.s. ha rappresentato – e rappresenta! - la “Comunità”) che ha risposto all’invito di ARPA Sicilia e che è entrata dalla porta che l’Agenzia ha aperto, ma che intende spalancare! Grazie anche a tutti colleghi che hanno contribuito alla realizzazione dell’incontro, senza i quali saremmo stati a discutere io (x ARPA) e Giuseppe, Davide, Andrea, Jesse, Ciro e Nino (x la Comunità). Grazie anche ai colleghi che, pur non presenti all’incontro, fuori dalla sala si sono domandati (e hanno poi chiesto a chi sapeva) chi erano le persone presenti e quali argomenti erano affrontati con tanto interesse! Grazie al Direttore della SG1 Area di staff della Direzione Generale, Vincenzo Infantino, che ha voluto essere presente per un breve saluto e conoscere gli ospiti dell’Agenzia. Insomma, grazie a tutti, perché il pomeriggio del giorno 14 ottobre 2015, presso la sede dell’ARPA Sicilia, tutti i presenti al 3° piano dell’edificio parlavano di “OPEN DATA”, ma non come se ne può parlare al bar o in un altro luogo pubblico, se ne è parlato con cognizione di causa e soprattutto alla presenza di esperti! Ora, in aggiunta a quanto riportato da Nino nella sua email del 15/10/2015, ore 11.48, sull’aspetto “maggiormente rivoluzionario” dell’evento in se, direi che la vera “rivoluzione” è stata nell’essere riusciti insieme, a smuovere le “menti” di una P.A., di avere catturato il loro interesse (non perché il ruolo o la funzione glielo impone!) discutendo per più di due ore su un argomento (relativamente) nuovo per la PA e su come rendere utile e visibile la complessa attività del loro Ufficio, in un contesto (quello dell’Amministrazione Regionale) che ha riconosciuto anche nei seguenti due fattori: 1. Limitata disponibilità … al recepimento del mondo e delle innovazioni richieste dalla “Smart Specialization” 2. Stili di lavoro non sempre al passo con le modalità richieste dalla cosiddetta Amministrazione digitale le criticità per il concreto sviluppo economico e sociale della Regione. Il processo che intende attuare ARPA Sicilia per “fare” Open Data, oltre ad essere tecnico e amministrativo, è importante ed auspicabile che sia anche culturale! Nell’intero processo, se sono presenti i primi due aspetti e manca il terzo, tutto sarà vano! L’incontro del 14 ha contribuito e ha gettato le basi del cambiamento culturale, al quale, con i suoi tempi, seguirà l’impostazione amministrativa e, quindi, quella tecnica (e/o viceversa!). Fatta questa premessa, per me essenziale a dimostrazione che l’incontro del 14 ottobre ha funzionato benissimo (e che spero di portare nel più breve tempo possibile al “quaglio”!), mi aggiungo alla schiera di coloro i quali (forse il primo di essi, visto che rappresentavo il padrone di casa!) hanno trascurato gli ospiti in Hangout, dando per scontato che qualcuno li seguiva e li ascoltava: vi chiedo scusa a nome mio personale e di ARPA Sicilia! Per rispondere, poi alla domanda di Nino sulla disponibilità dei dati sulle antenne a RF, ARPA Sicilia possiede i dati sia di ubicazione sia di misura delle emissioni di CEM (Campi Elettr Magnetici), perché le ditte (operatori di telefonia) hanno l’obbligo di trasmetterli all’Agenzia. Tuttavia, prima di farne oggetto di pubblicazione, anche come dati aperti, dovremmo valutare l’”immunità” di ARPA ad eventuali azioni legali sulla violazione di dati e/o informazioni sul segreto industriale. Questo farà parte, come per tanti altri dati in possesso di Arpa, del processo “amministrativo” formale che porterà a “fare” concretamente Open Data. Personalmente sono convinto che non è violato alcun segreto industriale, ma cautela vuole (… e soprattutto lo esige il processo del cambiamento culturale!) che si deve procedere per gradi e piccoli passi! Un abraccio. Giovanni |
Caro Giovanni,
sono andato a rileggermi il brano del mio intervento relativo a "l'aspetto maggiormente rivoluzionario dell'evento", ed effettivamente potevo scriverlo meglio perché sembra quasi che mi voglia soffermare sull'hangout; sono perfettamente d'accordo con te quando dici che l'aspetto rivoluzionario è stato l'evento in se (e questo intendevo dire), ma volevo esaltarne la rivoluzionarietà anche per le modalità di svolgimento (non solo persone presenti fisicamente in sala ma anche in hangout... come a dire, cosa vuoi di più?) :) Per quanto riguarda il resto, i miei interventi in mailing list non intendevano affossare o sminuire la portata dell'incontro (e spero che questo sia in qualche modo emerso) ma solo aggiungere proposte e considerazioni per migliorare questo processo appena avviatosi. Grazie infine per le risposte e per il tuo feedback sull'incontro; ti conosco da tempo, e sempre più convinto che siano le persone a fare la differenza, so che tutto quello che sta accadendo lo dobbiamo soprattutto alla tua sensibilità ;) Nino |
Free forum by Nabble | Edit this page |