[Open Data Sicilia] A Smart City Exhibition diversi lab su opendata

[Giulio Di Chiara]

Il prossimo 22-23-24 Ottobre a Bologna si terrà questa tre giorni di fiera.

Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

• Open data per le smart cities - uno spazio europeo unico attraverso le API
  
• Dati geografici aperti: le esigenze per facilitarne il riuso
  
• Linked Open Data: come fare, cosa serve
  

Io penso che andrò, anche per seguire altre sessioni.

Qualcuno ha già in programma questo evento?

ᐧ

Giulio Di Chiara
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w: www.mobilitapalermo.org

twitter: giuliodichiara

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http://groups.dataninja.it/listinfo/opendatasicilia

[Stefano La Barbera]

Ciao Giulio

grazie della segnalazione!!
sembra molto interessante mi studio un po' il programma , penso che potrei anche venire

Due anni fa ero andato al Forum PA ed è stato una grande fonte di input

se decidi di andare fammi sapere, così ci eventualmente ci vediamo lì

stefano

Il giorno 26 settembre 2014 16:15, Giulio Di Chiara <[hidden email]> ha scritto:

Il prossimo 22-23-24 Ottobre a Bologna si terrà questa tre giorni di fiera.

Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

• Open data per le smart cities - uno spazio europeo unico attraverso le API
  
• Dati geografici aperti: le esigenze per facilitarne il riuso
  
• Linked Open Data: come fare, cosa serve
  

Io penso che andrò, anche per seguire altre sessioni.

Qualcuno ha già in programma questo evento?

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Giulio Di Chiara
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[vitplan-2]

penso che ci sarò anch'io. ciao
peppe vitale

Il 26.09.2014 16:15 Giulio Di Chiara ha scritto:

Il prossimo 22-23-24 Ottobre a Bologna si terrà questa tre giorni di fiera.

Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

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• Dati geografici aperti: le esigenze per facilitarne il riuso
• Linked Open Data: come fare, cosa serve

Io penso che andrò, anche per seguire altre sessioni.

Qualcuno ha già in programma questo evento?

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Scopri istella, il nuovo motore per il web italiano.
Istella garantisce risultati di qualità e la possibilità di condividere, in modo semplice e veloce, documenti, immagini, audio e video.
Usa istella, vai su http://www.istella.it?wtk=amc138614816829636


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[Giulio Di Chiara]

Io ufficializzo la mia presenza.

Sentiamoci.

ᐧ

Giulio Di Chiara
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Il giorno 29 settembre 2014 09:33, <[hidden email]> ha scritto:

penso che ci sarò anch'io. ciao
peppe vitale

Il 26.09.2014 16:15 Giulio Di Chiara ha scritto:

Il prossimo 22-23-24 Ottobre a Bologna si terrà questa tre giorni di fiera.

Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

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• Dati geografici aperti: le esigenze per facilitarne il riuso
• Linked Open Data: come fare, cosa serve

Io penso che andrò, anche per seguire altre sessioni.

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[Andrea Nelson Mauro-2]

Io ci sono, partecipo anche a qualcbe panel. Faremo almeno un selfie siculo da qualche parte direi :-)

-
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-
Andrea Nelson Mauro
@nelsonmau
dataninja.it
-

Il giorno 01/ott/2014 11:51, "Giulio Di Chiara" <[hidden email]> ha scritto:

Io ufficializzo la mia presenza.

Sentiamoci.

ᐧ

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Il giorno 29 settembre 2014 09:33, <[hidden email]> ha scritto:

penso che ci sarò anch'io. ciao
peppe vitale

Il 26.09.2014 16:15 Giulio Di Chiara ha scritto:

Il prossimo 22-23-24 Ottobre a Bologna si terrà questa tre giorni di fiera.

Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

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[Stefano La Barbera]

ciao

io confermo la mia presenza a Bologna da mercoledi a venerdì.

chi ci sarà dunque degli opendatari siciliani (punto interrogativo)

che ne dite di incontrarci per un pranzo o una cena sicula mercoledi ( punto interrogativo)

il mio contatto è 3339870264, sentiamoci!

p.s.scusate ma ho la tastiera difettosa e non mi digita il ( punto interrogativo)

Il giorno 01 ottobre 2014 12:32, Andrea Nelson Mauro <[hidden email]> ha scritto:

Io ci sono, partecipo anche a qualcbe panel. Faremo almeno un selfie siculo da qualche parte direi :-)

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Il giorno 01/ott/2014 11:51, "Giulio Di Chiara" <[hidden email]> ha scritto:

Io ufficializzo la mia presenza.

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peppe vitale

Il 26.09.2014 16:15 Giulio Di Chiara ha scritto:

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[Giulio Di Chiara]

Io ci sarò.
(3284775600)

Ottima idea anche quella della cena sicula.

Andrea Nelson è già li.
Ricordo che anche Giuseppe Vitale era tra i presenti.

Attendiamo gli altri ;)

Il 20/ott/2014 18:00 "Stefano La Barbera" <[hidden email]> ha scritto:

ciao

io confermo la mia presenza a Bologna da mercoledi a venerdì.

chi ci sarà dunque degli opendatari siciliani (punto interrogativo)

che ne dite di incontrarci per un pranzo o una cena sicula mercoledi ( punto interrogativo)

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p.s.scusate ma ho la tastiera difettosa e non mi digita il ( punto interrogativo)

Il giorno 01 ottobre 2014 12:32, Andrea Nelson Mauro <[hidden email]> ha scritto:

Io ci sono, partecipo anche a qualcbe panel. Faremo almeno un selfie siculo da qualche parte direi :-)

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Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

• Open data per le smart cities - uno spazio europeo unico attraverso le API
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[Andrea Nelson Mauro-2]

Ecco il mio 3473541771

Un volontario potrebbe creare gruppo whatsapp di OD siculi così noi presenti siamo tutti sincro :-)

(ovviamente scatterà super selfie)

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Il giorno 20/ott/2014 20:23, "Giulio Di Chiara" <[hidden email]> ha scritto:

Io ci sarò.
(3284775600)

Ottima idea anche quella della cena sicula.

Andrea Nelson è già li.
Ricordo che anche Giuseppe Vitale era tra i presenti.

Attendiamo gli altri ;)

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Il giorno 01 ottobre 2014 12:32, Andrea Nelson Mauro <[hidden email]> ha scritto:

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Soprattutto 23 e 24 sono previsti i tre seguenti laboratori:

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[Andrea Borruso]

Potrebbe essere una prima occasione per ragionare su una piccola azione da fare insieme.

Mi piacerebbe essere con voi.

Un caro saluto

______
Scusami per la brevità, ti sto scrivendo dal cellulare.

website: http://blog.spaziogis.it
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E EPSG:4326

[Andrea Borruso]

Per chi è stato a Bologna: perché non ci scrivete un piccolo report sulle cose che vi sono sembrate interessanti, per questo gruppo di lavoro.

O qui in mailing list, o sul blog, o qui e sul blog ... :)

Senza fretta e senza impegno.

E grazie

[Giulio Di Chiara]

Ciao a tutti.

Io ero presente e questa la mia breve versione dei fatti: 

fiera un pò deludente, in termini di dimensioni (per me era la prima volta a SCE, forse avevo pretese eccessive) e in termini di "offerta": gran parte dei box ospitavano panel (parola che odio) eccessivamente carichi di presentazioni che alla fine sacrificavano la parte di domande e dibattito.

Il limite di questi eventi forse è quello che stanno divenendo troppo autoreferenziali. Chi è nel giro conosce (quasi) tutto e tutti.

Per quanto riguarda gli opendata, ho potuto assistere a parte di una sessione in cui si è discusso sul ruolo e le applicazioni degli opendata un pò a 360°, ma il concetto più diffuso è stato quello relativo al binomio dati - trasparenza, ovvero l'inutilità dei dati laddove non vi è una politica di trasparenza vera che trasforma i dati in informazioni, quelle che i cittadini cercano.

Insieme ad Andrea Nelson abbiamo partecipato ad una sessione sul monitoraggio civico nella quale si sottolineava come gli opendata siano ancora lontani dal raggiungere la loro nobile utilità, bensì fungano al momento da incipit per attività di sensibilizzazione più verso la cittadinanza che verso le PA. Estrapolare "informazioni" dai dati è ancora difficile nella maggioranza dei casi.

Poi ho appuntato qualche iniziativa annidata tra i vari appunti.

Ben più importante ho conosciuto un palermitano a Torino, Stefano La Barbera, che fa parte di questo gruppo e che presto ritroveremo in terra sicula.

Mi sembra abbia molta voglia di fare ;)

Giulio Di Chiara
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Il giorno 26 ottobre 2014 16:06, aborruso <[hidden email]> ha scritto:

Per chi è stato a Bologna: perché non ci scrivete un piccolo report sulle
cose che vi sono sembrate interessanti, per questo gruppo di lavoro.

O qui in mailing list, o sul blog, o qui e sul blog ... :)

Senza fretta e senza impegno.

E grazie



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[Ciro Spataro]

ho visto molti interventi online su innovatv.it. E debbo dire che mi sono annoiato molto, tranne ascoltare Jesse Marsh e un altro su open data di cui non mi viene in questo momento il nome.
Ha ragione Giulio. E' troppo autoreferenziale. Solo pochi oratori sono in grado di stimolare interazione e permettere scambio di conoscenze, il resto è fuffa dei vari gota delle istituzioni nazionali

[Stefano La Barbera]

ciao a tutti

anch'io ho partecipato a SCE2014 ma il mio giudizio non è del tutto negativo come quello di Giulio e Ciro, e vi spiego il perchè.

SCE è la "figlia" nata da un paio d'anni da ForumPA che è una società privata di comunicazione che organizza da ormai più di vent'anni a Roma un evento molto grosso su tutte le tematiche di attualità della PA, il ForumPA appunto. Lo SCE è un evento di dimensioni molto più ridotte e focalizzato sulle smart cities e su tutto ciò che gira attorno a questo tema.

Ritengo che questo evento partecipino tre stakeholders fondamentalmente: gli enti istituzionali, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni ed infine  imprese, associazioni e civic hackers che si occupano di smart cities nella loro azione innovativa.

Nonostante gli obiettivi comuni, questi tre gruppi di persone sono assolutamente asimmetrici nella velocità di progressione sui singoli problemi da risolvere e nelle necessità specifiche.

Gli enti istituzionali sono presenti sopratutto per elencare le loro linee guida (se ne hanno) e per divulgare quelli che sono gli indirizzi da parte della dirigenza apicale della PA sulle varie tematiche.

I funzionari delle amministrazioni locali sono presenti sopratutto per esigenze di aggiornamento e volontà di capire quali sono gli indirizzi sia pratici che teorici dei problemi che si trovano a dover risolvere quotidianamente, se possono farlo meglio e se ci sono esperienze di altri che li possono aiutare.

Infine c'è il terzo gruppo che chiamerei degli "innovatori" (imprese, hacker civici, etc) che presentano o cercano di suggerire soluzioni già pronte, che hanno applicato in maniera non sistemica, e che cercano di comunicare questo agli altri stakeholders presenti con la speranza che vengano adottate come soluzioni sistemiche.

Tutto questo si sviluppa in una enorme quantità di convegni , seminari e laboratori nella tre giorni di fiera.

Tra quelli che ho seguito ho trovato particolarmente interessanti due seminari, uno tenuto da Stefano Penge di Lynx, ed un altro di Diego Camarda di Regesta.

Si sono tenuti entrambi nello stand denominato #SCEAccademy che a mio parere ha riservato le informazioni più interessanti delle Fiera. Essendo seminari ad unico relatore è poi stato possibile approfondire ed interloquire in maniera molto proficua (sui panel a 10-15 relatori condivido sostanzialmente l'impressione di Giulio).

Riguardo al tema degli Open Data (che era quello che più interessava me) quello che è venuto fuori è un  percorso ancora molto embrionale e niente affatto istituzionalizzato di standardizzazione della pubblicazione degli OD.

Per me che vengo dal mondo dell'industria automotive e ferroviaria, è evidente la necessità di una produzione di dati in maniera standardizzata affinché non rimangano tanti .csv inutilizzati ed inutilizzabili nei server delle amministrazioni.

Penge con la presentazione di API standardizzate e il progetto citysdk.eu da un lato e Camarda con la presentazione del Resource Datawork FrameWork (RDF) hanno presentato due approcci diversi ed in qualche modo complementari al problema.

Una cosa  comunque mi è chiara dopo questo SCE: ormai è abbastanza chiaro a livello di PA cosa siano i OD e che il percorso verso un'apertura totale dei dati sia irreversibile, ma siamo all'anno zero per quel che riguarda la standardizzazione di questi dati, che è poi il passo successivo e la chiave di volta affinchè gli OD sprigionino quel valore (anche economico) fin qui promesso e decantato dagli analisti ma ancora del tutto inespresso.

Sarà interessante vedere come avviene, poichè i processi di standardizzazione non sono mai lineari, e solitamente i gruppi più organizzati che si trovano più avanti degli altri riescono poi ad imporre il loro standard che non è necessariamente nè il migliore nè il più conveniente. Ed il discorso di standardizzazione deve intendersi a livello almeno europeo, non già nazionale, visto l'orizzonte di mercato unico digitale verso cui l'Unione si sta proiettando.

In conclusione ritengo Smart City Exhibition un luogo dove si ha l'opportunità di far incontrare su un territorio neutro tre stakeholders che usualmente sopratutto a livello locale si trovano in contrapposizione e purtroppo non dialogano facilmente.

Penso, specialmente per i funzionari e gli amministratori più volenterosi ed informati, che sia anche un posto dove ascoltare le best practices, assorbire inputs e sentirsi sopratutto meno soli da parte di chi ha a che fare ogni giorno col ventre molle della PA che è ben lontano da quel con cui capita di incontrarsi e dialogare all'interno dello SCE.

Per gli innovatori pensa che debba essere più un luogo dove dare gli inputs, mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze, più che per riceverne.... non è lo Spaghetti Open Data per intenderci! :)

Per citare il presidente della repubblica estone Ilves come riporta in questo articolo Riccardo Luna :"I geek sviluppano innovazioni favolose a volte non tenendo conto dei diritti delle persone. Se una cosa tecnicamente è fattibile, la fanno e basta. I legislatori fanno norme che non tengono conto dell'innovazione. Non la capiscono. Questa cosa deve finire. Dobbiamo collaborare"

Lo SCE lo vedo un po' un luogo dove questa collaborazione può nascere, dove può essere utile andare a far benzina una volta l'anno, creare reti e ascoltare esperienze, per poi cercare di scaricare l'energia a livello locale.

Insomma se non ci fosse sarebbe opportuno crearlo un luogo del genere imho.

Spero di non avervi annoiato troppo con questa lunga mail e di aver scritto qualcosa di interessante almeno per qualcuno.

p.s. grazie per la fiducia Giulio, ricambiata in toto peraltro :)
la voglia e le cose da fare non mancano, vedremo quanto saremo bravi a concretizzarle.

ciao

Il giorno 27 ottobre 2014 21:31, cirospat <[hidden email]> ha scritto:

ho visto molti interventi online su innovatv.it. E debbo dire che mi sono
annoiato molto, tranne ascoltare Jesse Marsh e un altro su open data di cui
non mi viene in questo momento il nome.
Ha ragione Giulio. E' troppo autoreferenziale. Solo pochi oratori sono in
grado di stimolare interazione e permettere scambio di conoscenze, il resto
è fuffa dei vari gota delle istituzioni nazionali



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[Andrea Nelson Mauro]

confesso che ho letto con molto interesse le vostre impressioni 'appassionate' (ciro, giulio, stefano). Probabilmente la questione principale è sull'allineamento: siamo davvero sicuri che nella PA tutti sanno cosa sono gli OpenData? Qual è il livello di consapevolezza comune? Per alcuni un evento come SCE può essere poco stimolante perché non dice cose molte nuove, per altri può essere interessante perché appare come un luogo di confronto. Probabilmente sono molto verosimili entrambe le posizioni.

Quello che sicuramente condivido con Giulio è lo scarso spazio al dibattito (ovviamente per i talk ai quali ho partecipato), ad eccezione di quello sul crowdmapping organizzato da Ilaria Vitiello dove siamo rimasti a parlare per circa tre quarti d'ora dopo la fine degli interventi. Il panel top-down è un format vecchio come il cucco, ricorda noiosi convegni anni 90, esclude l'interazione quasi per definizione. Sto zitto a seguirne uno solo se veramente ho estrema fiducia nello speaker (tipo se fosse Tim Berners Lee) o se il progetto è iperinnovativo.

Il problema principale di questi eventi secondo me però non è solo nel format, quando nei partecipanti: diciamo la verità, qui e in altri ambiti (penso al giornalismo dove sguazzo) siamo in fondo una compagnia di giro: più o meno sempre le stesse persone che presentano più o meno le stesse tipologie di progetti. Non c'è contaminazione con l'esterno, non ci sono momenti di sperimentazione condivisa: il modello di questo evento (come di quasi di tutti gli altri) è sempre una diffusione top-down di progetto promossi da soggetti e contesti tradizionali.

Introdurrei meccanismi differenti: una competizione, uno scoreboard, spazi di workshop nel 90% dei casi, modelli di pubblicazione e interazione, testing di progetti, etc. etc.

Il giorno 28 ottobre 2014 19:55, Stefano La Barbera <[hidden email]> ha scritto:

ciao a tutti

anch'io ho partecipato a SCE2014 ma il mio giudizio non è del tutto negativo come quello di Giulio e Ciro, e vi spiego il perchè.

SCE è la "figlia" nata da un paio d'anni da ForumPA che è una società privata di comunicazione che organizza da ormai più di vent'anni a Roma un evento molto grosso su tutte le tematiche di attualità della PA, il ForumPA appunto. Lo SCE è un evento di dimensioni molto più ridotte e focalizzato sulle smart cities e su tutto ciò che gira attorno a questo tema.

Ritengo che questo evento partecipino tre stakeholders fondamentalmente: gli enti istituzionali, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni ed infine  imprese, associazioni e civic hackers che si occupano di smart cities nella loro azione innovativa.

Nonostante gli obiettivi comuni, questi tre gruppi di persone sono assolutamente asimmetrici nella velocità di progressione sui singoli problemi da risolvere e nelle necessità specifiche.

Gli enti istituzionali sono presenti sopratutto per elencare le loro linee guida (se ne hanno) e per divulgare quelli che sono gli indirizzi da parte della dirigenza apicale della PA sulle varie tematiche.

I funzionari delle amministrazioni locali sono presenti sopratutto per esigenze di aggiornamento e volontà di capire quali sono gli indirizzi sia pratici che teorici dei problemi che si trovano a dover risolvere quotidianamente, se possono farlo meglio e se ci sono esperienze di altri che li possono aiutare.

Infine c'è il terzo gruppo che chiamerei degli "innovatori" (imprese, hacker civici, etc) che presentano o cercano di suggerire soluzioni già pronte, che hanno applicato in maniera non sistemica, e che cercano di comunicare questo agli altri stakeholders presenti con la speranza che vengano adottate come soluzioni sistemiche.

Tutto questo si sviluppa in una enorme quantità di convegni , seminari e laboratori nella tre giorni di fiera.

Tra quelli che ho seguito ho trovato particolarmente interessanti due seminari, uno tenuto da Stefano Penge di Lynx, ed un altro di Diego Camarda di Regesta.

Si sono tenuti entrambi nello stand denominato #SCEAccademy che a mio parere ha riservato le informazioni più interessanti delle Fiera. Essendo seminari ad unico relatore è poi stato possibile approfondire ed interloquire in maniera molto proficua (sui panel a 10-15 relatori condivido sostanzialmente l'impressione di Giulio).

Riguardo al tema degli Open Data (che era quello che più interessava me) quello che è venuto fuori è un  percorso ancora molto embrionale e niente affatto istituzionalizzato di standardizzazione della pubblicazione degli OD.

Per me che vengo dal mondo dell'industria automotive e ferroviaria, è evidente la necessità di una produzione di dati in maniera standardizzata affinché non rimangano tanti .csv inutilizzati ed inutilizzabili nei server delle amministrazioni.

Penge con la presentazione di API standardizzate e il progetto citysdk.eu da un lato e Camarda con la presentazione del Resource Datawork FrameWork (RDF) hanno presentato due approcci diversi ed in qualche modo complementari al problema.

Una cosa  comunque mi è chiara dopo questo SCE: ormai è abbastanza chiaro a livello di PA cosa siano i OD e che il percorso verso un'apertura totale dei dati sia irreversibile, ma siamo all'anno zero per quel che riguarda la standardizzazione di questi dati, che è poi il passo successivo e la chiave di volta affinchè gli OD sprigionino quel valore (anche economico) fin qui promesso e decantato dagli analisti ma ancora del tutto inespresso.

Sarà interessante vedere come avviene, poichè i processi di standardizzazione non sono mai lineari, e solitamente i gruppi più organizzati che si trovano più avanti degli altri riescono poi ad imporre il loro standard che non è necessariamente nè il migliore nè il più conveniente. Ed il discorso di standardizzazione deve intendersi a livello almeno europeo, non già nazionale, visto l'orizzonte di mercato unico digitale verso cui l'Unione si sta proiettando.

In conclusione ritengo Smart City Exhibition un luogo dove si ha l'opportunità di far incontrare su un territorio neutro tre stakeholders che usualmente sopratutto a livello locale si trovano in contrapposizione e purtroppo non dialogano facilmente.

Penso, specialmente per i funzionari e gli amministratori più volenterosi ed informati, che sia anche un posto dove ascoltare le best practices, assorbire inputs e sentirsi sopratutto meno soli da parte di chi ha a che fare ogni giorno col ventre molle della PA che è ben lontano da quel con cui capita di incontrarsi e dialogare all'interno dello SCE.

Per gli innovatori pensa che debba essere più un luogo dove dare gli inputs, mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze, più che per riceverne.... non è lo Spaghetti Open Data per intenderci! :)

Per citare il presidente della repubblica estone Ilves come riporta in questo articolo Riccardo Luna :"I geek sviluppano innovazioni favolose a volte non tenendo conto dei diritti delle persone. Se una cosa tecnicamente è fattibile, la fanno e basta. I legislatori fanno norme che non tengono conto dell'innovazione. Non la capiscono. Questa cosa deve finire. Dobbiamo collaborare"

Lo SCE lo vedo un po' un luogo dove questa collaborazione può nascere, dove può essere utile andare a far benzina una volta l'anno, creare reti e ascoltare esperienze, per poi cercare di scaricare l'energia a livello locale.

Insomma se non ci fosse sarebbe opportuno crearlo un luogo del genere imho.

Spero di non avervi annoiato troppo con questa lunga mail e di aver scritto qualcosa di interessante almeno per qualcuno.

p.s. grazie per la fiducia Giulio, ricambiata in toto peraltro :)
la voglia e le cose da fare non mancano, vedremo quanto saremo bravi a concretizzarle.

ciao

Il giorno 27 ottobre 2014 21:31, cirospat <[hidden email]> ha scritto:

ho visto molti interventi online su innovatv.it. E debbo dire che mi sono
annoiato molto, tranne ascoltare Jesse Marsh e un altro su open data di cui
non mi viene in questo momento il nome.
Ha ragione Giulio. E' troppo autoreferenziale. Solo pochi oratori sono in
grado di stimolare interazione e permettere scambio di conoscenze, il resto
è fuffa dei vari gota delle istituzioni nazionali



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Andrea Nelson Mauro - Datajournalist
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[Ciro Spataro]

@Andrea
d'accordissimo con te.
Perchè allo Smart City Exibition anzichè fare lezioni top-down non fanno innovazione con Jam di cocreazione come queste:
http://www.innovatoripa.it/posts/2013/06/3831/govjam-only-48-hours-rock-public-sector
;-)