Per come la vedo io la cosa interessante non è tanto il risultato ma la sperimentazione di un metodo. L'idea originale era quella di creare osservatori permanenti.
Il 30/gen/2015 11:04 "Giuseppe La Mensa" <[hidden email]> ha scritto:PeppeIntervengo solo per ribadire un concetto: un audit serve per verificare la conformità di qualcosa a qualcos'altro, per trarne delle conclusioni: non ho ancora capito se stiamo sostenenendo che abbiamo già le conclusioni per cui non ci sarebbe bisogno di alcun audit!Detto questo, se audit dovrà essere, vi inviterei a ripartire dal msg cui faceva riferimento Andy ( qui ). Se invece siamo convinti che non ci sia spazio per farlo, direi di passare serenamente ad altro.
Io sono straconvinto di quello che afferma Ciro, (e qualche esperienza con la PA, diciamo, l'ho avuta), ma mi piacerebbe poter dire ad un pubblico più vasto possibile "sapete, le cose stanno così" sulla base di dati reali (quelli di un audit) piuttosto che sulle opinioni mie, sue, o di altri esperti fantastichissimi :)Il giorno 30 gennaio 2015 10:07, cirospat <[hidden email]> ha scritto:@Laura alla tua domanda
"/....non basterebbe inserire un'ulteriore sottosezione di secondo livello
"open data" in amministrazione trasparente, sottosezione "altri contenuti"
?/"
Rispondo:
Tutte le sezioni, sotto sezioni, sotto-sotto sezioni di AT devono fornire
dati in formato aperto. Quindi ogni singolo documento pubblicato dovrebbe
poter essere OPEN DATA !
Se pensiamo che OD sia una sottosezione (es. in Atri contenuti) di AT,
continuiamo a fare sempre lo stesso errore.
Esempio: la sottosezione INFORMAZIONI AMBIENTALI di AT prevede la
pubblicazione di dati sull'ambiente della PA locale. Ovviamente tantissimi
dati sull'ambiente saranno dati soprattutto numerici (num. di antenne x
cellulari, quantità di inquinanti rilevati su n. cabine di monitoraggio
qualità aria, n. di kg di rifiuti raccolti, n. di kg. di eternit tolto dalle
strade pubbliche, ...). Come vedi la sottosezione INFORMAZIONI AMBIENTALI di
AT, di per se è un esempio di contenitore di open data a condizione - però -
che dentro la stessa sottosezione ci mettiamo dati in formati csv, geojson,
kml, ecc.
Se continuiamo a pubblicare tabelle con dati numerici dentro formati pdf
<http://www.comune.palermo.it/js/server/uploads/trasparenza_all/_30012014134833.pdf>
gli stessi dati che abbiamo l'obbligo di pubblicare su AT, soddisferanno
certamente quanto previsto dall'Art. 40, c. 2, del d.lgs. n. 33/2013 (e
nessun dirigente sarà sanzionato perchè quella tabella pubblicata è in
formato pdf/A, quindi aperto!), ma non avremmo fatto OPEN DATA così come
l'intende il mondo DEVELOPER !!! Eh eh..... quì è la trappola maledetta.
MORALE DEL RACCONTINO:
Ogni sezione, sottosezione, sotto-sottosezione,... di AT deve potere
permettere la pubblicazione online di dati informato aperto a tante stelle,
non solo ad una stella del pdf/A.
Poi la stessa piattaforma online, su una richiesta esplicita del cittadino
(un clic su un pulsante nella stessa pagina web) deve potere far
visualizzare il dato in formato pdf/A se proprio quel cittadino, oltre al
formato pdf/A quell'informazione non la riesce ad
assimilare/comprendere/metabolizzare !
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