Gent.mo Segnalante, è stata valutata la Sua segnalazione che riporta la seguente questione: “Non è possibile usare SPID per la compilazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro DidOnline”. Si premette che il difensore civico per il digitale ha il compito di raccogliere tutte le segnalazioni relative alle presunte violazioni del Codice dell’Amministrazione Digitale, o di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione, a garanzia dei diritti digitali dei cittadini e delle imprese. L’Ufficio del difensore civico per il digitale è stato istituito presso AgID con l’articolo 17, comma 1-quater del Codice dell’Amministrazione Digitale. I principali ambiti di tutela per il cittadino e le imprese riguardano l’uso delle tecnologie, l’identità digitale, il domicilio digitale, i pagamenti con le modalità informatiche e la comunicazione mediante le tecnologie dell’informazione.
Si specifica che il Difensore non risolve o media eventuali controversie tra il cittadino e la pubblica amministrazione; non può sostituirsi alla pubblica amministrazione nell’espletamento dell’attività richiesta dal cittadino; non svolge attività di supporto riguardo il malfunzionamento di soluzioni applicative utilizzate dalle pubbliche amministrazioni per l’erogazione di servizi on line (non è un servizio di help desk); non sostituisce l’Ufficio per i rapporti con il pubblico presente in ciascuna amministrazione.
Tanto premesso ed entrando nel merito della questione, si osserva che il comma 2-bis dell’articolo 64, del Codice dell’Amministrazione Digitale in relazione al “Sistema pubblico per la gestione delle identità digitali e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni”, prevede che, al fine di favorire la diffusione di servizi in rete e agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese, anche in mobilità, è istituito, a cura dell'Agenzia per l'Italia digitale, il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID).
L’Ufficio del Difensore civico per il digitale ha richiesto chiarimenti all’Assessorato della Famiglia e del Lavoro ed all’ufficio responsabile transizione digitale della Regione Siciliana che con note del 19 luglio e 26 ottobre 2018 pervenute all’ufficio del difensore civico per il digitale il 29/11/2018, ha comunicato nella prima nota che (...) “in data 14/03/2018 la Regione Siciliana ha approvato “il Nuovo Piano Regionale denominato Agenda Digitale Sicilia, che prevede, tra gli interventi prioritari, nell’ambito delle infrastrutture immateriali, la realizzazione di una piattaforma di servizio con utilizzo di credenziali SPID. (...)” e nella seconda che: (...) “per tutti i servizi on-line resi dall’Amministrazione regionale sono già in corso opportuni contatti con i competenti uffici AGID per la definizione delle attività amministrative e tecniche necessarie per l’adesione a SPID nonché per l’avvio dell’utilizzo dello stesso per l’accesso ai servizi on-line regionali. Si precisa che nel 2018 si sono susseguiti alcuni incontri tra l’AGID e l’Autorità regionale per l’innovazione tecnologica (ARIT) della Regione Siciliana, incontri che hanno portato ad una formale proposta di adesione da parte di AGID, prot. 881 del 21/1/2019, all’iniziativa “Advanced Authentication and Authorization Framework” inviata alla Regione Siciliana come Amministrazione pilota.
Pertanto, in cosiderazione del percorso avviato dall’Amministrazione segnalata per l’adesione a SPID, si ritiene che la Sua segnalazione non possa considerarsi attualmente fondata, con conseguente archiviazione.
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