[opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

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[opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Ciro Spataro

Buongiorno,
 
da un po di  tempo mi frulla nella testa un idea di immaginare/proporre/realizzare percorsi in-formativi di cultura e cittadinanza digitale in pillole, nella città in cui vivo e lavoro (Palermo).
Leggendo iniziative di questo tipo https://genovadigitale.opengenova.org/genova-digitale-2019/ mi si rafforza la voglia.
Un tweet mi stuzzica l'attenzione e mi mette in moto il neurone più squieto.
Diverse organizzazioni pubbliche e private realizzano incontri, giornate informative o corsi brevi sulla cultura e cittadinanza digitale in diversi angoli d'Italia rivolti a semplici cittadini che spesso non conoscono cosa è SPID, PAGOPA, la Carta di Identità Elettronica, la Sicurezza Informatica, i servizi pubblici online, o che magari navigano in internet  una volta a settimana o al mese (quel maledetto DESI che ci colloca a fine classifica europea per fruizione internet, se non sbaglio).


Perchè scrivo questa idea di realizzare percorsi in-formativi di cultura e cittadinanza digitale in un forum di persone che praticano la cultura dell'open government e dell'open data?
Perchè ormai credo che la cultura dell'importanza del dato e la cultura della cittadinanza digitale sono legati da rapporti molto stretti.
Cioè credo che possibilmente è più facile fare acquisire al cittadino consapevolezza sull'importanza del dato, non partendo dall'esposizione pubblica di un dataset in formato aperto, ma partendo dalla spiegazione di cosa è SPID, PAGOPA, la Carta di Identità Elettronica, la Sicurezza Informatica, i servizi pubblici online. Partendo, quindi, da cose che più direttamente interessano (o possono interessare) i cittadini nella vita quotidiana. E poi arrivare a far comprendere come tutta l'impalcatura dei servizi digitali si basa sulla cultura di strutturare bene (con delle regole) i dati dentro adeguati contenitori. Un percorso di consapevolezza che non parte dal dato, ma dal servizio pubblico.


Per fare ciò c'è bisogno di diverse competenze.
Immagino di partire da cose come la rappresentazione della Costituzione Italiana in modalità visuale http://www.visualcad.it/visualcostituzione/ realizzata da Giovanni Pirrotta. La Costituzione italiana interessa un po tutti i cittadini. Dimostrare la utilità e importanza di fruirla in maniera visuale diversa da una rappresentazione classica testuale con indice.
Da li proseguire spiegando come questa modalità visuale è possibile realizzarla grazie alla strutturazione del testo (dati) in una certa maniera.
Fare analoghi esempi con l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, spiegando che un cittadino palermitano che a Trieste perde la carta di identità, recandosi al comune di Trieste può ottenere la carta di identità con residenza a Palermo, questo grazie ai dati che sono strutturati in una certa maniera (regole) e condivisi in un unico contenitore nazionale accessibile da tutti i comuni.

Ecco non so se ho reso l'idea di come vorrei impostare la strategia di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.


Format di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.
Percorsi basati su due-tre ore di eventi in un luogo scelto ad hoc. Pillole di conoscenza dove i relatori non devono spiegare sintassi di linguaggi di programmazione (che al cittadino non interessa affatto), ma devono trasmettere nozioni base sulla fruizione dei servizi digitali che tornano utili nella vita quotidiana e soprattutto in mobilità, cercando di far passare il messaggio che solo attraverso la consapevolezza di queste nozioni base il cittadino può essere in grado di esercitare la cittadinanza digitale. 


Quando iniziare percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.
Immagino già nella prossima edizione del raduno annuale 2019 di Opendatasicilia. Con piacere sarei disponibile, con la mia dose limitata di esperienza e conoscenza, a dare il personale contributo.
Ma non solo in occasione di un raduno annuale di una comunità informale come Opendatasicilia. Anche in occasioni diverse e frequenti nel tempo.
Sfruttando location di aree culturali pubbliche (Cantieri Culturali della Zisa e Fiera del Mediterraneo, nel caso di Palermo).


Creare un hashtag #cittadinanzadigitale per unire i contribui di chi vuole aderire al manifesto per la realizzazione di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.
#cittadinanzadigitale potrebbe essere la parola chiave per chiamare a raccolta Associazioni, Enti, Organizzazioni che a vario titolo possono dare un contributo alla realizzazione di questi percorsi di in-formazione (dare spazi, dare sponsor, dare relatori, dare stampe di locandine, ecc.).
Sarebbe utile costruire un semplice manifesto di una paginetta in cui si riportano i principi base che muovono questa iniziativa di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale, partendo proprio dall'art. 8 del Codice dell'Amministrazione Digitale in cui si prevedono azioni di diffusione della cultura digitale ai cittadini.


Ora mi fermo e se sto delirando, ditemelo pure tranquillamente, così ci levo mano.
Buona giornata
Ciruzzo


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Sito: http://opendatasicilia.it
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Per visualizzare questa discussione sul Web, visita https://groups.google.com/d/msgid/opendatasicilia/c52e0462-0347-4f77-908d-876def99f10b%40googlegroups.com.
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Re: [opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Mario Grimaldi
Ciro,
iniziativa pregevole e penso sia alla base del rinnovamento culturale e digitale del Paese.
Sul tema hanno fallito la maggior parte degli organismi a livello nazionale, in primis l'AGID.
La trasparenza (decreto 33) non ha funzionato perché nessun cittadino sappia cosa sia, la CecPAc è fallita perchè nessun cittadino la utilizzava, lo  SPID tiene, e deve tenere,  infatti  lo stato obbliga l'accesso ad alcuni servizi  (18app e bonus docenti) alla relativa registrazione.
Il DESI 2019 ci conferma sempre fanalino di coda, ma il problema reale non sono i servizi o internet o banda larga ma l'effettivo utilizzo dei servizi digitali da parte del cittadino, indi Ciro hai centrato il vero problema del nostro Paese.
Io partirei dai dipendenti della PA e su questo versante come sai, a breve ci saranno delle piattaforme di valutazione con annessi corsi dedicati alle proprie carenze personali.
Sono molto d' accordo su ciò che hai scritto, senza aver tante pretese si potrebbe iniziare dal proprio territorio e fare un po di 'scruscio', ma in maniera oculata, cadenzata e a lungo raggio.
PAsocial ha tradotto le tue idee nel campo della comunicazione, credo con lo stesso obiettivo. 
Magari al raduno si potrebbe parlare di un possibile percorso di idee, strategie; valutare  se ci sono le basi per una possibile realizzazione del progetto che possa coinvolgere quante più realtà locali e non.
Domanda che io mi faccio? Perché io cittadino devo andare a sentire qualcuno di qualcosa che non conosco e che non voglio conoscere?
Gli sponsor si possono trovare, gli esperti ne abbiamo, anche tanti, la location non dovrebbe essere un problema, il punto cruciale rimane sempre quello di coinvolgere il semplice cittadino o l'utente comune. Bisogna fare rete con tante realtà, associazioni, enti, onlus ecc ecc. e far capire bene perché è importante tutto ciò.
Forse mi sono dilungato troppo ma il tema è centrale, c'è tanto da fare e mi sembra ancora prestino per parlare della cultura del dato e formati tranne ai pochi addetti ai lavori.
Abbraccio
m


Il 27 giugno 2019 alle 10.40 cirospat <[hidden email]> ha scritto:


Buongiorno,
 
da un po di  tempo mi frulla nella testa un idea di immaginare/proporre/realizzare percorsi in-formativi di cultura e cittadinanza digitale in pillole, nella città in cui vivo e lavoro (Palermo).
Leggendo iniziative di questo tipo  https://genovadigitale.opengenova.org/genova-digitale-2019/ mi si rafforza la voglia.
Un tweet mi stuzzica l'attenzione e mi mette in moto il neurone più squieto.
Diverse organizzazioni pubbliche e private realizzano incontri, giornate informative o corsi brevi sulla cultura e cittadinanza digitale in diversi angoli d'Italia rivolti a semplici cittadini che spesso non conoscono cosa è SPID, PAGOPA, la Carta di Identità Elettronica, la Sicurezza Informatica, i servizi pubblici online, o che magari navigano in internet  una volta a settimana o al mese (quel maledetto DESI che ci colloca a fine classifica europea per fruizione internet, se non sbaglio).


Perchè scrivo questa idea di realizzare percorsi in-formativi di cultura e cittadinanza digitale in un forum di persone che praticano la cultura dell'open government e dell'open data?
Perchè ormai credo che la cultura dell'importanza del dato e la cultura della cittadinanza digitale sono legati da rapporti molto stretti.
Cioè credo che possibilmente è più facile fare acquisire al cittadino consapevolezza sull'importanza del dato, non partendo dall'esposizione pubblica di un dataset in formato aperto, ma partendo dalla spiegazione di cosa è SPID, PAGOPA, la Carta di Identità Elettronica, la Sicurezza Informatica, i servizi pubblici online. Partendo, quindi, da cose che più direttamente interessano (o possono interessare) i cittadini nella vita quotidiana. E poi arrivare a far comprendere come tutta l'impalcatura dei servizi digitali si basa sulla cultura di strutturare bene (con delle regole) i dati dentro adeguati contenitori. Un percorso di consapevolezza che non parte dal dato, ma dal servizio pubblico.


Per fare ciò c'è bisogno di diverse competenze.
Immagino di partire da cose come la rappresentazione della Costituzione Italiana in modalità visuale  http://www.visualcad.it/visualcostituzione/ realizzata da Giovanni Pirrotta. La Costituzione italiana interessa un po tutti i cittadini. Dimostrare la utilità e importanza di fruirla in maniera visuale diversa da una rappresentazione classica testuale con indice.
Da li proseguire spiegando come questa modalità visuale è possibile realizzarla grazie alla strutturazione del testo (dati) in una certa maniera.
Fare analoghi esempi con l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, spiegando che un cittadino palermitano che a Trieste perde la carta di identità, recandosi al comune di Trieste può ottenere la carta di identità con residenza a Palermo, questo grazie ai dati che sono strutturati in una certa maniera (regole) e condivisi in un unico contenitore nazionale accessibile da tutti i comuni.

Ecco non so se ho reso l'idea di come vorrei impostare la strategia di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.


Format di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.
Percorsi basati su due-tre ore di eventi in un luogo scelto ad hoc. Pillole di conoscenza dove i relatori non devono spiegare sintassi di linguaggi di programmazione (che al cittadino non interessa affatto), ma devono trasmettere nozioni base sulla fruizione dei servizi digitali che tornano utili nella vita quotidiana e soprattutto in mobilità, cercando di far passare il messaggio che solo attraverso la consapevolezza di queste nozioni base il cittadino può essere in grado di esercitare la cittadinanza digitale. 


Quando iniziare percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale.
Immagino già nella prossima edizione del raduno annuale 2019 di Opendatasicilia. Con piacere sarei disponibile, con la mia dose limitata di esperienza e conoscenza, a dare il personale contributo.
Ma non solo in occasione di un raduno annuale di una comunità informale come Opendatasicilia. Anche in occasioni diverse e frequenti nel tempo.
Sfruttando location di aree culturali pubbliche (Cantieri Culturali della Zisa e Fiera del Mediterraneo, nel caso di Palermo).


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#cittadinanzadigitale potrebbe essere la parola chiave per chiamare a raccolta Associazioni, Enti, Organizzazioni che a vario titolo possono dare un contributo alla realizzazione di questi percorsi di in-formazione (dare spazi, dare sponsor, dare relatori, dare stampe di locandine, ecc.).
Sarebbe utile costruire un semplice manifesto di una paginetta in cui si riportano i principi base che muovono questa iniziativa di percorsi di in-formazione sulla cultura e cittadinanza digitale, partendo proprio dall'art. 8 del Codice dell'Amministrazione Digitale in cui si prevedono azioni di diffusione della cultura digitale ai cittadini.


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Re: [opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Ciro Spataro
Grazie Mario,

Perché io cittadino devo andare a sentire qualcuno di qualcosa che non conosco e che non voglio conoscere?

E' la domanda!!!
La risposta deve individuare - in maniera efficace - il motivo preciso per il quale convinco le persone a venire agli eventi di 2 orette.
Lavoriamoci insieme per trovare la risposta.
Grazie
--------




Il giorno venerdì 28 giugno 2019 00:46:07 UTC+2, grimaldi1972 ha scritto:
Ciro,
iniziativa pregevole e penso sia alla base del rinnovamento culturale e digitale del Paese.
Sul tema hanno fallito la maggior parte degli organismi a livello nazionale, in primis l'AGID.
La trasparenza (decreto 33) non ha funzionato perché nessun cittadino sappia cosa sia, la CecPAc è fallita perchè nessun cittadino la utilizzava, lo  SPID tiene, e deve tenere,  infatti  lo stato obbliga l'accesso ad alcuni servizi  (18app e bonus docenti) alla relativa registrazione.
Il DESI 2019 ci conferma sempre fanalino di coda, ma il problema reale non sono i servizi o internet o banda larga ma l'effettivo utilizzo dei servizi digitali da parte del cittadino, indi Ciro hai centrato il vero problema del nostro Paese.
Io partirei dai dipendenti della PA e su questo versante come sai, a breve ci saranno delle <a href="http://www.competenzedigitali.gov.it/home-page.html" target="_blank" rel="nofollow" onmousedown="this.href=&#39;http://www.google.com/url?q\x3dhttp%3A%2F%2Fwww.competenzedigitali.gov.it%2Fhome-page.html\x26sa\x3dD\x26sntz\x3d1\x26usg\x3dAFQjCNHbVI3uqGWz0ISNDhn9-TjEbxwSAw&#39;;return true;" onclick="this.href=&#39;http://www.google.com/url?q\x3dhttp%3A%2F%2Fwww.competenzedigitali.gov.it%2Fhome-page.html\x26sa\x3dD\x26sntz\x3d1\x26usg\x3dAFQjCNHbVI3uqGWz0ISNDhn9-TjEbxwSAw&#39;;return true;">piattaforme di valutazione con annessi corsi dedicati alle proprie carenze personali.
Sono molto d' accordo su ciò che hai scritto, senza aver tante pretese si potrebbe iniziare dal proprio territorio e fare un po di 'scruscio', ma in maniera oculata, cadenzata e a lungo raggio.
<a href="https://www.pasocial.info/" target="_blank" rel="nofollow" onmousedown="this.href=&#39;https://www.google.com/url?q\x3dhttps%3A%2F%2Fwww.pasocial.info%2F\x26sa\x3dD\x26sntz\x3d1\x26usg\x3dAFQjCNGLNdUVIvExmqgC3z4P78ZgapTrpA&#39;;return true;" onclick="this.href=&#39;https://www.google.com/url?q\x3dhttps%3A%2F%2Fwww.pasocial.info%2F\x26sa\x3dD\x26sntz\x3d1\x26usg\x3dAFQjCNGLNdUVIvExmqgC3z4P78ZgapTrpA&#39;;return true;">PAsocial ha tradotto le tue idee nel campo della comunicazione, credo con lo stesso obiettivo. 
Magari al raduno si potrebbe parlare di un possibile percorso di idee, strategie; valutare  se ci sono le basi per una possibile realizzazione del progetto che possa coinvolgere quante più realtà locali e non.
Domanda che io mi faccio? Perché io cittadino devo andare a sentire qualcuno di qualcosa che non conosco e che non voglio conoscere?
Gli sponsor si possono trovare, gli esperti ne abbiamo, anche tanti, la location non dovrebbe essere un problema, il punto cruciale rimane sempre quello di coinvolgere il semplice cittadino o l'utente comune. Bisogna fare rete con tante realtà, associazioni, enti, onlus ecc ecc. e far capire bene perché è importante tutto ciò.
Forse mi sono dilungato troppo ma il tema è centrale, c'è tanto da fare e mi sembra ancora prestino per parlare della cultura del dato e formati tranne ai pochi addetti ai lavori.
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Re: [opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Giuseppe Ragusa-2
Ciao,
proposta molto interessante e di portata.

Ritengo sia la via maestra per produrre impatto diffuso. Certo non è facile. Ma a piccoli passi il difficile diventa anche facile.

Partire dal servizio pubblico per arrivare ai perché e ai come della pubblicazione dei dati. Mi sembra un buon approccio. 
Troppo spesso ci troviamo a fare le cose ma non sappiamo il perché. Ecco una delle domande guida sarebbe secondo me proprio questa. Perché questo dato? Perché questo formato? Così via.

Per quanto riguarda la formazione nella PA suggerita da Mario ritengo sia l'altro versante fondamentale. E a tal proposito vi comunico una bella cosa su cui dovevo solo trovare due minuti per scrivervi :) Apro altro thread.

Giuseppe


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On Fri, 28 Jun 2019 at 11:33, cirospat <[hidden email]> wrote:
Grazie Mario,

Perché io cittadino devo andare a sentire qualcuno di qualcosa che non conosco e che non voglio conoscere?

E' la domanda!!!
La risposta deve individuare - in maniera efficace - il motivo preciso per il quale convinco le persone a venire agli eventi di 2 orette.
Lavoriamoci insieme per trovare la risposta.
Grazie
--------




Il giorno venerdì 28 giugno 2019 00:46:07 UTC+2, grimaldi1972 ha scritto:
Ciro,
iniziativa pregevole e penso sia alla base del rinnovamento culturale e digitale del Paese.
Sul tema hanno fallito la maggior parte degli organismi a livello nazionale, in primis l'AGID.
La trasparenza (decreto 33) non ha funzionato perché nessun cittadino sappia cosa sia, la CecPAc è fallita perchè nessun cittadino la utilizzava, lo  SPID tiene, e deve tenere,  infatti  lo stato obbliga l'accesso ad alcuni servizi  (18app e bonus docenti) alla relativa registrazione.
Il DESI 2019 ci conferma sempre fanalino di coda, ma il problema reale non sono i servizi o internet o banda larga ma l'effettivo utilizzo dei servizi digitali da parte del cittadino, indi Ciro hai centrato il vero problema del nostro Paese.
Io partirei dai dipendenti della PA e su questo versante come sai, a breve ci saranno delle piattaforme di valutazione con annessi corsi dedicati alle proprie carenze personali.
Sono molto d' accordo su ciò che hai scritto, senza aver tante pretese si potrebbe iniziare dal proprio territorio e fare un po di 'scruscio', ma in maniera oculata, cadenzata e a lungo raggio.
PAsocial ha tradotto le tue idee nel campo della comunicazione, credo con lo stesso obiettivo. 
Magari al raduno si potrebbe parlare di un possibile percorso di idee, strategie; valutare  se ci sono le basi per una possibile realizzazione del progetto che possa coinvolgere quante più realtà locali e non.
Domanda che io mi faccio? Perché io cittadino devo andare a sentire qualcuno di qualcosa che non conosco e che non voglio conoscere?
Gli sponsor si possono trovare, gli esperti ne abbiamo, anche tanti, la location non dovrebbe essere un problema, il punto cruciale rimane sempre quello di coinvolgere il semplice cittadino o l'utente comune. Bisogna fare rete con tante realtà, associazioni, enti, onlus ecc ecc. e far capire bene perché è importante tutto ciò.
Forse mi sono dilungato troppo ma il tema è centrale, c'è tanto da fare e mi sembra ancora prestino per parlare della cultura del dato e formati tranne ai pochi addetti ai lavori.
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Re: [opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Ciro Spataro
grazie Giuseppe
tu ti muovi a San Giuseppe Jato (digitalmente parlando) e infatti quando ho scritto il mio thread/proposta pensavo anche a te come potenziale animatore di questi eventi di due orette ai cittadini sulla cittadinanza digitale!!!
_________________





Il giorno ven 28 giu 2019 alle ore 12:39 Giuseppe Ragusa <[hidden email]> ha scritto:
Ciao,
proposta molto interessante e di portata.

Ritengo sia la via maestra per produrre impatto diffuso. Certo non è facile. Ma a piccoli passi il difficile diventa anche facile.

Partire dal servizio pubblico per arrivare ai perché e ai come della pubblicazione dei dati. Mi sembra un buon approccio. 
Troppo spesso ci troviamo a fare le cose ma non sappiamo il perché. Ecco una delle domande guida sarebbe secondo me proprio questa. Perché questo dato? Perché questo formato? Così via.

Per quanto riguarda la formazione nella PA suggerita da Mario ritengo sia l'altro versante fondamentale. E a tal proposito vi comunico una bella cosa su cui dovevo solo trovare due minuti per scrivervi :) Apro altro thread.

Giuseppe

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Re: [opendatasicilia] percorsi in-formativi sulla cultura e cittadinanza digitale, attraverso cui si arriva al dato

Giuseppe Ragusa-2
Grazie Ciro!
Disponibile!

Giuseppe


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On Fri, 28 Jun 2019 at 12:43, ciro spataro <[hidden email]> wrote:
grazie Giuseppe
tu ti muovi a San Giuseppe Jato (digitalmente parlando) e infatti quando ho scritto il mio thread/proposta pensavo anche a te come potenziale animatore di questi eventi di due orette ai cittadini sulla cittadinanza digitale!!!
_________________





Il giorno ven 28 giu 2019 alle ore 12:39 Giuseppe Ragusa <[hidden email]> ha scritto:
Ciao,
proposta molto interessante e di portata.

Ritengo sia la via maestra per produrre impatto diffuso. Certo non è facile. Ma a piccoli passi il difficile diventa anche facile.

Partire dal servizio pubblico per arrivare ai perché e ai come della pubblicazione dei dati. Mi sembra un buon approccio. 
Troppo spesso ci troviamo a fare le cose ma non sappiamo il perché. Ecco una delle domande guida sarebbe secondo me proprio questa. Perché questo dato? Perché questo formato? Così via.

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