Il destino del gruppo di lavoro di Code4Catania

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Il destino del gruppo di lavoro di Code4Catania

cristiano longo (tramite Documenti Google)
Cari Amici e Compagni di avventura, mi risulta evidente che il progetto
di scrivere delle linee guida a 4 mani con il comune, in maniera che
esso stesso le senta come proprie, è allo stato attuale irrealizzabile.

Ripercorriamo gli eventi:

- 11 Novembre - veniamo ricevuti dal Sindaco in udienza pubblica
nell'ambito dell'iniziativa Code4Catania. Annunciamo la costituzione di
un osservatorio sugli open data e chiediamo al comune di intraprendere
una strada che porterà alla stesura e approvazione delle linee guida; Il
Sindaco propone di identificare 3 proposte tra le 10 presentate (tra cui
la nostra) e focalizzare l'attenzione inizialmente solo su questo nucleo
ristretto;

- 3 Dicembre - prima riunione dell'osservatorio sugli open data, si
discute sul lavoro fatto dal CNR, sugi argomenti delle linee guida e
sull'organizzazione dei lavori. Sono presenti due esponenti
dell'amministrazione che promettono di riferire al Sindaco la nostra
iniziativa;

- 13 Dicembre - il comune pubblica il suo portale  open data
http://opendata.comune.catania.gov.it/. Maurizio Consoli (responsabile
dei sistemi informativi) ci mette a conoscenza del fatto;

- 17 Dicembre - presentazione ufficiale del nuovo sito del comune, con
all'interno il portale. Di seguito un link all'articolo.

http://www.newsicilia.it/politica/catania-sito-vecchie-polemiche-per-comune/39987

Registriamo quindi che il comune, dopo averci pasientemente ascoltato,
ha ritenuto di non coinvolgerci nelle proprie politiche di apertura dei
dati, e che, di conseguenza, lo stesso non ha intenzione o non è in
grado di realizzare politiche partecipate su questo tema.  Da questo la
considerazione iniziale che l'obiettivo di realizzare delle linee guida
in maniera condivisa col comune allo stato attuale non può essere raggiunto.

Vi chiedo quindi se secondo voi ha senso continuare in questa avventura,
ed eventualmente come.
Alcune delle possibili opzioni che ho identificato sono:

(a) realizzare noi le linee guida e sottoporle al comune. A quel punto
dovremmo obbligare il comune a darci una risposta (che potrebbe essere
anche negativa). Affinchè le linee guda siano efficaci, è necessario che
vi sia una "massa critica" di società civile che spinga per
l'approvazione e ne controlli l'applicazione. Questo implica grandi
sforzi di coinvolgimento che io sono disponibile a fare, ma che anche
altri dovranno fare. Questa è principalmente la strada che è stata
seguita negli altri comuni;

(b) limitarci a osservare e valutare le politiche di apertura dei dati.
Fornire o chiedere al comune che fornisca strumenti ai cittadini per
fare segnalazioni su errori e mancanze nei dataset pubblicati. Richiede
uno sforzo di analisi non indifferente e, muovendoci come organismo
indipendente, una copertura mediatica imponente per avere dei risultati.
Purtroppo, a causa della mia formazione e del mio coinvolgimento con
PRISMA non sono la persona più adatta;

(c) dedicarsi ad un comune più piccolo e più riceettivo. Probabilmente
sviluppare e realizzare buone pratiche è il modo migliore per spingere
gli altri a fare lo stesso;

(d) tornarsene ognuno a casa propria.

La parola passa al gruppo a questo punto.

CL
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